Un superyacht, un affare milionario dell’ex presidente degli Stati Uniti. Una storia che intreccia intuito e abilità negli affari
Donald Trump è noto per la sua abilità nel concludere affari vantaggiosi ma pochi conoscono uno dei suoi colpi più redditizi, avvenuto nel mondo della nautica. Nel 1989, l’allora imprenditore immobiliare mise gli occhi su uno Yacht che all’epoca era considerato il più famoso al mondo.
Questa mossa si è rivelata non solo un’opportunità di possedere una delle barche più chiacchierate del mondo ma soprattutto un’occasione per realizzare un guadagno stratosferico in brevissimo tempo. L’imbarcazione di cui parliamo era molto più di un semplice yacht: rappresentava il top del lusso nautico, con caratteristiche che la rendevano unica nel suo genere.
Dotata di ogni comfort immaginabile, dalla sala operatoria alla discoteca, passando per cinema e pasticceria, questo gioiello del mare era stato progettato per offrire un’esperienza da sogno ai suoi fortunati ospiti. Ma quello che rende questa storia ancora più intrigante è il fatto che Trump, nonostante avesse acquisito questa meraviglia galleggiante, non ci è praticamente mai salito.
Lo Yacht di Trump, un affare da 30 milioni di dollari
Il colpo di genio di Trump si realizzò quando acquistò lo yacht Nabila per la cifra di 29 milioni di dollari dal sultano del Brunei. L’imbarcazione, lunga 86 metri, era stata originariamente commissionata dal magnate petrolifero saudita Adnan Khashoggi e costruita dai cantieri Benetti di Viareggio nel 1979.
Trump, con il suo fiuto per gli affari, ribattezzò lo yacht “Trump Princess” e lo trasformò in un casinò galleggiante di lusso. Tuttavia, la vera mossa vincente arriva meno di un anno dopo l’acquisto. L’emiro saudita Al-Walid bin Talal manifesta interesse per l’imbarcazione, desiderando un superyacht per la sua numerosa famiglia.
Trump colse al volo l’opportunità e, dopo una estenuante trattativa, riuscì a vendere lo yacht per ben 59 milioni di dollari, realizzando un guadagno netto di 30 milioni in meno di un anno. Questo affare è uno dei più redditizi della carriera di Trump, soprattutto considerando che l’imprenditore ha successivamente dichiarato di aver trascorso pochissimo tempo a bordo dello yacht che ora continua la sua vita di lusso sotto la proprietà dell’emiro saudita.
Lo yacht in questione non era solo un simbolo di ricchezza e potere, ma un vero e proprio capolavoro ingegneristico. Progettato dal rinomato architetto navale John Bannemberg, vantava cinque ponti, un eliporto e interni lussuosi disegnati dall’architetto italiano Luigi Sturchio. Con una capacità di ospitare 22 persone oltre a 52 membri dell’equipaggio, l’imbarcazione era dotata di ogni comfort immaginabile, inclusi una sala operatoria, un cinema, due saloni, una discoteca e persino un ascensore privato per l’armatore.
Come ha dimostrato il caso di Trump, nel mondo del lusso estremo un superyacht può diventare un vero e proprio investimento, capace di generare profitti da capogiro in tempi sorprendentemente brevi.