Il gruppo Stellantis non trova pace, ed ora scatta un nuovo allarme per una serie di veicoli. Ecco perché c’è un problema.
Non è un periodo facile per il gruppo Stellantis, che sta attraversando diverse problematiche nel corso degli ultimi mesi. Grosse difficoltà derivano dai dissidi che si sono scatenati con il Governo italiano, su tematiche come gli incentivi per le auto elettriche ed una produzione di vetture nostrane gestite dalla holding multinazionale olandese, che la sta spostando sempre di più verso l’Est Europa ed, in generale, lontano dai nostri confini.
Il caso dell’Alfa Romeo Junior, costretta a cambiare nome per via della produzione che avviene in Polonia, o della FIAT Topolino (che nasce in Marocco) sulla quale sono state rimosse le bande tricolori sono esempi concreti di questo clima molto teso, ma per Stellantis ci sono problematiche ancor più gravi da sistemare. Infatti, una serie di vetture è finita sotto accusa per un problema di sicurezza, sul quale sarà necessario intervenire in gran fretta. Ecco quali sono le auto coinvolte e cosa succederà d’ora in avanti.
Al giorno d’oggi, si fa un gran parlare di quello che è un tema sempre più ricorrente, vale a dire quello dei richiami auto. Ebbene, il gruppo Stellantis se ne sta occupando per oltre 600.000 vetture tra Citroen C3 e DS3, prodotte tra il 2009 ed il 2019, per un problema tecnico molto serio, che però non è direttamente legato alla holding multinazionale olandese ed alla qualità del lavoro delle case transalpine, ma ad un fornitore esterno che ora è nell’occhio del ciclone.
Infatti, queste vetture montano l’airbag Takata, che può provocare gravi lesioni o morte in caso di incidente. L’azienda giapponese ha prodotto dei dispositivi malfunzionanti, ed a far scalpore, negli ultimi giorni, è stata la morte, a Catanzaro, della 24enne Martina Guzzi, che ha attirato l’attenzione della rivista specializzata “Quattroruote“. I giornalisti hanno voluto chiedere un parere direttamente ai membri del gruppo Stellantis, che hanno ribadito la gravità di questa situazione.
Infatti, è stato ribadito l’invito a non mettersi al volante di queste auto per nessun motivo, per via di un concreto pericolo di morte, ricordando che ci si sta attivando per cercare di organizzare quanto prima i richiami per ripristinare la sicurezza. Sino a quel momento, i proprietari della Citroen C3 o della DS3 non dovranno assolutamente guidare, perché c’è in ballo la loro sopravvivenza.
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